Ogni anno in Italia si registrano circa 3.600 amputazioni e 2.500 riguardano la mano. Al Centro protesi Inail di Budrio si lavora per rendere disponibili entro 4 o 5 anni nuove mani bioniche di ultima generazione, che possano rientrare a regime nei Livelli essenziali di assistenza.

 

Al momento nei Lea sono comprese le mani bioniche ad energia extracorporea, mentre “le nuove protesi rappresentano un’evoluzione enorme perché consentono il recupero del tatto e delle sensazioni”, ha spiegato il direttore del Centro protesi Inail di BudrioRinaldo Sacchetti, al convegno scientifico sulla mano bionica che si è svolto lo scorso 21 febbraio nella sede dell’Accademia dei lincei. [vedi Mano bionica. Dalle origini della ricerca alle sperimentazioni su soggetti amputati].

 

Con l’intelligenza artificiale è possibile controllare un “arto fantasma”? Nell’intervista realizzata da Francesca Meini, l’ingegnere Emanuele Gruppioni, responsabile Area ricerca (tecnica e sanitaria) presso Inail Centro Protesi, ci racconta come saranno fatte le nuove mani bioniche e come saranno integrate e controllate dall’organismo.

 

 

A RomeCup 2019, dal 2 al 5 aprile nella capitale, l’ingegnere Emanuele Gruppioni interviene nel talk interattivo “La robotica a servizio della disabilità“.

 

NET TALK | CONVERSAZIONI INTERATTIVE
ore 11 – 12

“La robotica al servizio della disabilità”
A cura di Centro Protesi Inail e Istituto Italiano di Tecnologia
Intervengono:

  • Emanuele Gruppioni, Responsabile ricerca tecnica e sanitaria Centro Protesi Inail
  • Matteo Laffranchi, Coordinatore ricerca e sviluppo IIT, Istituto Italiano di Tecnologia
  • Marco Zambelli, paziente sperimentatore mano protesica Inail-IIT “Hannes”