Inaugurata la quattordicesima edizione della RomeCup, la manifestazione di robotica educativa promossa dalla Fondazione Mondo Digitale. Sono intervenuti la ministra Dadone, la sindaca di Roma Virginia Raggi, Manuela Veloso, a capo del team di ricerca sull’intelligenza artificiale della JP Morgan e professoressa in congedo alla Scuola di Computer Science presso la Carnegie Mellon University, e Giuseppe Averta, vincitore del premio per la migliore tesi di dottorato in robotica in Europa. L’evento prosegue fino al 29 aprile e poi dal 12 al 15 maggio sempre live su romecup.org: lectio magistralis, talk, contest universitari, competizioni tra robot, hackathon per esplorare le frontiere più inclusive e trasformative della tecnologia, dalla finanza alla salute e tutela dell’ambiente. Oltre 1.000 gli studenti collegati alla conferenza di apertura, 100 i team delle scuole italiane che partecipano alle attività, 20 università e startup coinvolte.

 

Si stima che entro il 2025 l’intelligenza artificiale avrà un impatto sulla produttività globale di circa 10.000 miliardi di euro. Se da un lato l’AI rappresenta un fattore strategico per la ripresa economica post pandemia, dall’altro è sempre più evidente la necessità di una regolamentazione del suo impiego che tenga conto di valori etici e umani. In un futuro prossimo i sistemi di intelligenza artificiale potranno spiegare le decisioni che prendono e assumerne la responsabilità? Le macchine saranno capaci di essere trasparenti nelle loro azioni?

 

“Artificial Intelligence (AI) is an opportunity for computing to combine understanding of data, decision making, and execution. The goal is for AI and humans to coordinate so that AI can assist humans in their task, while being able to perform tasks and explain themselves, while humans can also help Ai through intelligent interaction and feedback. The future will be a symbiosis between humans and AI, where AI can take the form of physical or software robots”, ha spiegato Manuela Veloso, a capo di J.P. Morgan AI Research e professoressa in congedo alla Scuola di Computer Science presso la Carnegie Mellon University, nella conferenza di apertura della quattordicesima edizione della RomeCup. La manifestazione di robotica educativa, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale, dal 2007 diffonde l’innovazione collegando scuole, centri di ricerca, aziende, università e istituzioni, con un’originale visione strategica: le nuove generazioni come tecnologia abilitante per lo sviluppo.

 

“Ogni istituzione si deve sentire responsabile di rimettere al centro la formazione dei giovani, per cogliere ogni opportunità che si presenterà con questo nuovo piano di investimenti che il nostro paese sta facendo insieme all’Unione europea”, ha esordito Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale. “Dobbiamo colmare il gap tra la domanda e l’offerta nei campi scientifici e tecnologici: le due parole principali sono formazione e orientamento. Bisogna puntare da un lato su una formazione dei formatori all’interno delle scuole, dall’altro su un orientamento più efficace e basato su modelli positivi, capaci di aiutare i giovani a scegliere un indirizzo non solo di studio ma anche di vita”, ha sottolineato Fabiana Dadone, ministra per le Politiche giovanili.

 

“Dobbiamo coniugare tradizione e innovazione per portare Roma in un futuro che vogliamo sia smart, innovativo, inclusivo e sostenibile. Questo è il messaggio della ROMECUPLAY che condividiamo e sosteniamo. Questa manifestazione rappresenta un’occasione per confrontarsi su temi cruciali, intorno ai quali ruota anche il futuro della PA. L’obiettivo è semplificare e velocizzare puntando sulla trasparenza e sulla formazione, in questo percorso i migliori alleati sono la tecnologia e l’innovazione. Nella robotica sono stati fatti passi da gigante, siamo nel bel mezzo di una rivoluzione che dobbiamo cogliere e sfruttare per le grandi potenzialità che offre. Molte scuole stanno inserendo la robotica educativa nella didattica come strumento di apprendimento e inclusione perché coinvolge, stimola e, conseguentemente, motiva i ragazzi. Mettere la tecnologia al servizio della didattica, lo stiamo sperimentando anche con l’emergenza sanitaria, è una delle grandi sfide del futuro”, ha spiegato Virginia Raggi, sindaca di Roma Capitale.

 

“Osservare e soprattutto essere partecipe dell’incredibile boom della robotica e dell’intelligenza artificiale è per me un forte motivo di orgoglio, soprattutto alla luce del fatto che noi italiani lo viviamo da protagonisti”, ha dichiarato Giuseppe Averta, il ventottenne di origini calabresi vincitore del prestigioso Georges Giralt PhD Award, il premio per la migliore tesi di dottorato in robotica in Europa.

 

È possibile seguire la RomeCup live dal 27 al 29 aprile su romecup.org. Dalle lectio magistralis ai contest in collaborazione scuola-università su tecnologie robotiche applicate all’agricoltura, riabilitazione, assistenza, trasporti e ambiente marino; dai laboratori di robotica educativa per le scuole, agli hackathon per facilitare i processi di trasformazione digitale delle aziende, progettare soluzioni innovative di contrasto al cambiamento climatico e affrontare il futuro dopo l’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di appassionare i più giovani allo studio delle materie scientifiche, a nuove competenze e profili professionali richiesti dal mercato del lavoro.

 

La RomeCup prosegue dal 12 al 15 maggio con le gare in collaborazione con la Robocup Junior Academy. Robot soccorritori, calciatori e ballerini, progettati e programmati da studenti di ogni ordine e grado, si sfidano per rappresentare l’Italia ai mondiali di robotica dal 22 al 28 giugno in versione “worldwide”.

 

Sostengono la quattordicesima edizione della RomeCup: Dell EMC, SAP, Regione Lazio, Lazio Innova, Invitalia, Sapienza Università degli Studi di Roma, Università Campus Bio-Medico di Roma e RoboCup Junior Academy.

 

 

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