Per la sfida proposta dai contest creativi a RomeCup 2020 (21-23 aprile 2020) sono già al lavoro oltre 20 team, in collaborazione con tredici università italiane: Sapienza Università di Roma, Università degli  Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

 

I cinque contest AGROBOTCOBOTNONNIBOTMAREBOT TIRBOT sono aperti agli studenti universitari e agli studenti inseriti in Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), che possono partecipare singolarmente o in team. Anche quest’anno ai contest lanciati dalle università si aggiunge la sesta sfida sul Brain Control Interface, ispirata alle competizioni del Cybathlon di Zurigo.

 

LE SFIDE

  • COBOT
    Applicazioni robotiche per la riabilitazione

    In collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma e Lazio Innova
    Esempi: ausili per la vita indipendente, protesi robotiche di arti, controllo motorio naturale e artificiale, tecnologie di ausilio alla manipolazione, interfacce per ausili, interazione fisica persona-ausilio ecc.
  • NONNIBOT
    Applicazioni robotiche per l’assistenza degli anziani

    In collaborazione con Sapienza Università di Roma
    La sfida prevede la realizzazione di un robot che possa stare a casa con i nonni e consenta al nipote collegato in remoto di interagire con loro. Esempi di funzionalità: navigazione autonoma in ambiente domestico, uso di sensori per il riconoscimento di situazioni di pericolo, ricerca di oggetti nell’ambiente domestico, interfaccia in linguaggio parlato per intrattenimento, accesso a internet o altro, riconoscimento di gesti, azioni, persone.
  • AGROBOT
    Applicazioni robotiche in agricoltura

    In collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma
    Esempi: sistema robotico per identificare la ticchiolatura, mal bianco e altro e dosare il medicinale in modo locale sulle foglie e tronchi; sistema per innaffiatura, eradicazione, concimazione di precisione senza sprechi e uso di erbicidi; sistema (visivo) per identificare la varroa delle api (simulando il passaggio di un insetto con varroa); sistema automatico di semina a sodo; guardiano-pastore robotico.
  • TIRBOT
    Applicazioni robotiche nei trasporti

    In collaborazione con l’Università Roma Tre
    La sfida prende spunto dalle sperimentazioni sui Tir in grado di procedere in fila come un plotone: il primo automezzo ha un pilota umano a bordo mentre gli altri che lo seguono sono “connessi” e a guida autonoma. Le “condotte di convoglio” permettono di ridurre costi, consumi e inquinamento.
  • MAREBOT
    Applicazioni robotiche per l’ambiente marino

    In collaborazione con Università Politecnica delle Marche, ISME e Talent
    Esempi: robot per l’esplorazione sottomarina, robot per ispezione portuale, dispositivi robotici per la tutela dell’ambiente marino, dispositivi robotici per la tutela del patrimonio archeologico sommerso, robot per la preservazione delle aree costiere e portuali.
  • BRAIN CONTROL INTERFACE Race
    La sfida prende spunto dal Cybathlon di Zurigo. I piloti che partecipano alla gara devono testare con un casco neurale un video gioco sviluppato per permettere loro di superare diversi ostacoli attraverso un avatar. Il team di ricercatori e universitari devono, in maniera semplificata, sviluppare/interagire con il video gioco e testarlo con piloti.

 

I progetti per partecipare ai contest devono essere accompagnati da una presentazione (slide o video) e devono prevedere la realizzazione di un prototipo funzionante e/o eventuale interfaccia software. Il costo di realizzazione del prodotto finale deve essere inferiore a 500 euro. La Fondazione Mondo Digitale mette a disposizione i laboratori della Palestra dell’Innovazione (Fab lab, Immersive lab ecc.) per realizzare e ottimizzare i prototipi.

 

Un panel di esperti valuta i progetti e seleziona i finalisti che partecipano al pitch contest finale, in occasione della RomeCup 2020. Progetti e prototipi vengono valutati secondo i seguenti criteri:

  • impatto
  • basso costo
  • efficacia
  • originalità
  • interdisciplinarietà.